Appunti di viaggio

A cura di: Ruggero Meles
Foto di: Ruggero Meles

Figina

Con una piccola deviazione dal Sentierone 1 si arriva a Figina, un piccolo borgo dalla storia millenaria situato in una valle laterale del Monte Crocione. La storia di Figina è stata caratterizzata dalla secolare presenza di un’abbazia cluniacense. L’abbazia fu fondata nel 1107 come testimonia un atto notarile di donazione da parte di una nobildonna che donò l’intero territorio con annesse cascine alla grande abbazia  francese di Cluny. In questo luogo vennero praticate per secoli preghiera, carità ed ospitalità che costituivano la missione dei cluniacensi che diversamente da quando praticato dai benedettini o dagli agostiniani più che dedicarsi alla preghiera e al lavoro si dedicavano a salmodiare, meditare e studiare oltre che a distribuire cibo ai poveri ed ai pellegrini. E qualcosa di questa spiritualità sembra essere rimasto in questo piccolo borgo che sembra fuori del tempo .

Il priorato decadde verso la fine del XV secolo e a Figina venne mantenuto un cappellano nella chiesa dedicata ai santi Nicolao e Sigismondo. Nel 1797 con la Repubblica Cisalpina il monastero venne soppresso e le terre e i beni furono vendute al negoziante milanese Cesare Prinetti. Oggi terreni, fabbricati e la chiesa sono di proprietà della famiglia Amman così come anche la chiesa che però dipende ecclesiasticamente dalla parrocchia di Villa Vergano. A Figina vivono ancora un paio di famiglia e una di loro conduce un’azienda agricola.

Cosa rimane del passato? La chiesa che però ha subito numerosissime modifiche nel corso del tempo. Sono scomparsi anche i dipinti e gli affreschi che decoravano le pareti interne, è rimasta però uno splendido rilievo della Sacra Famiglia in terracotta. A proposito di terracotta è possibile ancora vedere i resti di un edificio denominato “Fornace” in funzione fino agli inizi del ‘900  erede di un’antichissima tradizione di produzione di cotto. Pare che fosse già una produzione in epoca romana e che l’etimologia di Figina derivi dal latino “figulare”(plasmare, dare forma).

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